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Salvatore Garzillo
Date
- 21 giu
Salvatore Garzillo (Napoli, 1987) è un giornalista freelance, ha iniziato a lavorare come cronista a Napoli e dal 2011 copre la cronaca nera per Ansa a Milano. Ha seguito i principali casi di cronaca degli ultimi 15 anni e realizzato reportage (illustrati personalmente) in Afghanistan, Kosovo, Grecia, Iraq, India, Brasile, Ucraina (a partire dal 2014), pubblicati su media italiani e internazionali. Specializzato in inchieste sotto copertura, nel 2019 si infiltra come undercover per quasi 3 anni nell’estrema destra per indagare i collegamenti tra massoneria, neofascisti, Lega e Fratelli d’Italia. L’inchiesta video “Lobby Nera”, trasmessa da La7 e Fanpage.it, è stata premiata con lo “European Award Investigative and Judicial Journalism Evolution 2021” e col “Premio Vergani - Cronista dell’anno”. Attualmente è inviato di Mediaset. Nel 2022 ha trascorso mesi in Ucraina per seguire il conflitto come inviato in frontline per media italiani e stranieri. Ne è nato un film/documentario realizzato col fotogiornalista Gabriele Micalizzi. È autore della docuserie Sky “La Mala - Banditi a Milano”, che racconta attraverso interviste ai protagonisti (tra cui Renato Vallanzasca) l’epopea del banditismo milanese. È autore del libro “Ultima Edizione - Storie nere dagli archivi de La Notte” e del volume “Milano: cronache di criminalità organizzata” per la collana “Mafie” de Il Corriere della Sera. Nel 2025 ha ideato la mostra “de bello. notes on war and peace” allo spazio gres art 671 di Bergamo, una collettiva con 37 artisti internazionali (tra cui Marina Abramović, Alberto Burri, Anselm Kiefer, Joseph Beuys, Monira Al Qadiri). Nel percorso sono esposti anche i disegni realizzati durante i mesi da inviato in Ucraina, alcuni colorati con la terra dei luoghi in cui è stato. Ha sempre due penne in tasca e disegna ovunque, scontrini compresi. I disegni migliori sono nel quaderno che porta con sé in commissariati, scene del crimine, aule di tribunale, sopra le pagine fitte di appunti dei casi di cronaca che segue quotidianamente. La sintesi del lavoro di graphic journalism è “Il giro di nera”, la rubrica in cui racconta e disegna una vicenda di cronaca seguita in prima persona, diventata uno spettacolo live con l’inedita forma della “stand up tragedy”.